Il Ruby ter si è concluso con l’assoluzione dell’ex premier Silvio Berlusconi. La sentenza arriva dopo 6 anni, assolti da tutti i capi d’accusa anche gli altri 28 imputati.
Ruby ter: cosa rischiava Berlusconi?
I giudici della settima sezione penale del tribunale di Milano hanno oggi emesso la sentenza per Silvio Berlusconi e altri 28 imputati. Le accuse erano di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza. Processo, quello del Ruby ter, nel quale la procura accusava Berlusconi di aver pagato le giovani ospiti di Arcore per mentire ai processi Ruby e Ruby bis su quel che accadeva durante le serate di villa San Martino. I pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni di carcere per Silvio Berlusconi e una confisca da oltre 10 milioni di euro, prezzo della presunta corruzione. Nel corso degli anni, l’ex premier si è difeso parlando di denaro elargito alle donne coinvolte come gesto di “generosità”, a titolo di risarcimento per l’inchiesta giudiziaria che ha rovinato loro la vita.
La difesa rivendica l’assoluzione
Federico Cecconi e Franco Coppi, chiamati a difendere Berlusconi, hanno rivendicato l’assoluzione. Per gli avvocati della difesa non vi erano prove di un accordo corruttivo. “L’accordo corruttivo è stato per caso individuato? No, non ve n’è neanche un germoglio, tutti gli elementi sono di carattere indiziario e inidonei a ritenere compiuto il reato”.