“A chi ama Dio, tutto è possibile” diceva San Francesco di Paola. Ma sono tante le frasi che ci riconducono a lui. Alla sua immensa fede tanta da far sì che il suo ricordo di uomo, di Santo, altresì di eremita è spesso associato all’immagine di colui che si donava totalmente a Dio nella sua vita terrena. Uno di quei Santi che si è guadagnato sin da subito l’appellativo di Taumaturgo per i molteplici miracoli riconducibili al suo nome. Alla sua Santità che rimase fedele al luogo di nascita del piccolo Francesco, ovvero Paola. Dì li a poco stuolo di devoti hanno percorso il luogo di preghiera che San Francesco di Paola fece costruire per coloro che volessero pregare in tutta tranquillità.
Ma il suo operato è associato anche alla fondazione dell’Ordine dei Minimi. Dal luogo di preghiera all’Ordine dei Minimi sino a divenire il Santo Patrono della Calabria. Ma la sua venerazione superò i confini del territorio calabrese approdando anche nel Sudamerica, precisamente in Brasile. In questo caloroso paese d’oltreoceano è forte la devozione per San Francesco di Paola tanto da creare una sorta di gemellaggio di cuori che riportano al Santo Eremita di Paola. La fede trasmessa ai suoi fedeli è stata divulgata di generazione in generazione che si rivolgeva al Santo anche e soltanto per un saluto affettuoso e riconoscente per la protezione delle anime che si appellavano con fiducia al Santo. A ricordare San Francesco di Paola in maniera del tutto singolare e sulle note di una canzone nata da questa intensa devozione è Pasquale Gallipoli. La canzone avrà più di 35.000 visualizzazioni su YouTube e raggiungerà il consenso della popolazione brasiliana. Il titolo della canzone è LA CANZONE DI FRANCESCO.
CHI È PASQUALE GALLIPOLI
“Mi chiamo Pasquale Gallipoli . Vivo a Paola, la Città di San Francesco. Sono un impiegato con la passione per la cucina in modo particolare l’arte della pizza. Ma mi piace anche scrivere versi .Tanto tempo fa qualcuno ha iniziato a definirli poesie e da li è partito tutto. Più precisamente nel 2008, anno in cui ho iniziato a scrivere la mia prima poesia dialettale dedicata a San Francesco di Paola. Allo stato attuale ho scritto 150 Poesie tutte rigorosamente in dialetto paolano. Successivamente ho cominciato a scrivere una poesia in onore del Santo Paolano in lingua italiana. Poi con l’aiuto di un mio caro amico, Daniele Sanfilippo, gestore di una sala d’incisione al passo con i tempi, abbiamo trasformato in melodia i miei versi. Da questa collaborazione nasce La Canzone di Francesco“.
CULTO PER IL SANTO
“La devozione verso l’immenso Santo della carità è partita da una figura molto importante per me quale quella di mio padre Francesco Gallipoli uomo di casa, di lavoro e di fede. Infatti è stato colui che mi ha fatto percorrere il suo stesso cammino conducendomi in un luogo di pace e amore come quello del Santuario. Lui faceva parte del terz’ordine dei Minimi e successivamente del coro del Santuario di Paola. Ma oltre a quello che ho imparato da mio padre, la passione verso San Francesco nasce da quel senso di sicurezza e presenza che dà ogni giorno il pensiero del Santo. Forse inconsciamente è una propensione di noi paolani rivolgersi al Santo per qualsiasi cosa ma come dico nella canzone : Tu sei li che ci proteggi da pastore con le greggi. Ricordo e ci tengo in modo particolare a sottolineare che La Canzone di Francesco è dedicata a mio padre ed è in onore del Santo“.
ORIGINI E NASCITA DELLA CANZONE
“Nel comporre La Canzone di Francesco sono stato letteralmente avvolto da due figure importanti cioè da San Francesco e da mio padre Francesco Gallipoli insieme ai ricordi che mi legano a lui. Ho provato un’emozione costante durante la scrittura di ogni singola frase. Quando il testo era giunto al termine, mi sono reso conto di quello che avevo prodotto. Mi sono sentito subito soddisfatto e non mi vergogno a dirlo di aver pianto tanto dall’emozione. Per quanto riguarda la melodia, è merito di un professionista del campo che è Daniele Sanfilippo, il quale una volta assemblata la canzone mi ha detto complimenti Pasquale ho avuto i brividi dall’inizio alla fine della canzone. Sarà sicuramente un grande successo“.
IL GEMELLAGGIO CON IL BRASILE
Una volta pubblicata La Canzone di Francesco, dopo poco tempo la sua diffusione è arrivata in più nazioni partendo dal Canada, Argentina, Brasile sino in Australia. Ho avuto infiniti contatti dai paesi citati. Dalle ospitate frequenti in radio volute dall’Argentina e dall’affetto dimostratomi da ogni paese citato e da tutti coloro che hanno apprezzato la mia canzone. Per quanto riguarda il Brasile, diverse persone mi hanno contattato tutte molto devote a San Francesco, ma quella che mi ha colpito in modo particolare è la signora Teresa Serpa, la quale ha associato la mia persona a quella del suo amato papà che gli ha sempre parlato di San Francesco di Paola. Ricordo con grande piacere che la Signora Teresa Serpa mi ha confidato che ascoltando La Canzone di Francesco le tornavano in mente le parole del padre.
Per me è stata una grande emozione sapere che con i miei versi sono riuscito a dare un piacevole ricordo ad una persona che a sua volta è devotissima a San Francesco pur essendo così lontana . Fu proprio così che nacque la collaborazione con Teresa Serpa, grande professionista nel settore di organizzazione di eventi e spettacoli. Le sue attitudini mi furono chiare pochi mesi dopo il nostro primo contatto. Da allora la nostra collaborazione è praticamente giornaliera e lei si occupa e gestisce Pasquale Gallipoli in Brasile. Dopo aver scoperto l’affetto degli abitanti del Brasile, nacque anche la canzone per il Brasile che ho dedicato a tutti gl’Italiani Presenti in Brasile e al popolo Brasiliano che adoro in quanto ha accolto i nostri connazionali in modo esemplare. E poi anche perché i Brasiliani sono simili a noi Calabresi in quanto ad ospitalità“.
EMERGENZA COVID E FEDE
“Credo che con il lockdown è come se ad un tratto Dio ci avesse fatto capire che bisogna darsi una regolata altrimenti non c’è via d’uscita. Magari si è esagerato in tutto ed ora bisogna cercare di fare un passo in dietro per poter rivivere quei periodi nei quali siamo stati bene, un po’ in tutto: natura, rapporti sociali e soprattutto la fede verso la quale non c’è più, a mio giudizio, quel senso di appartenenza che i nostri nonni avevano. Cito i nonni perché rappresentano le nostre radici. Quelle vere, autentiche. La fede è un punto fermo e importante nella mia vita. Credo in Dio e sono devoto a San Francesco. Al Santo mi rivolgo spesso e soprattutto adesso che ci sono dei momenti difficili come quello che stiamo vivendo tutti. La fede ed il cuore riescono a rendere più semplici le cose che appaiono più difficoltose“.
Si ringrazia il signor Gallipoli per il suo raccontarsi e per aver fermato per un attimo il veloce divenire che assorbe la quotidianità di ogni essere umano. Fermarsi pensando alla fede. Soffermarsi magari a quel legame indissolubile che riconduce a Dio quando l’anima vibra e quando si prega con intensità. Pasquale Gallipoli lo fa con la sua creazione musicale LA CANZONE DI FRANCESCO.
Viva San Francesco di Paola e tutti i Santi!