Superato il problema delle buche a Roma

Col reddito di cittadinanza non dovremo più affrontarle per andare a lavorare

Abbiamo problemi con le buche? Siamo stanchi di storcere il manubrio dello scooter e rottamare il semiasse del fuoristrada ogni volta che ci rechiamo al lavoro? Le buche di Roma, che col governo Raggi sembrano aver ottenuto posto fisso e diritto di voto, non saranno più un problema, perché col reddito di cittadinanza non dovremo più andare a lavorare per percepire uno stipendio. Avremo tempo per stare con la nostra famiglia e riprodurci come conigli, cosa consigliata, perché più persone saremo a casa, a non fare nulla, e più denaro riceveremo.

La soluzione definitiva del problema

La nevicata di quest’anno a Roma,  giustificando la proposta di Virginia Raggi di collegare Casalotti e Battistini tramite funivia, dimostra ancora una volta che i 5Stelle sono supportati da consulenti profondamente preparati.

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I pentastellati, tuttavia, dopo essersi impratichiti nella frequentazione della Capitale, si rendono conto che Roma non comprende solo Casalotti, Battistini, e la zona che le collega. Il disagio delle strade non è superato del tutto, e il M5S, tendendo per natura alla perfezione, trova un’idea in grado di risolvere il problema non solo a Roma, ma in tutta Italia. I cittadini si spostano prevalentemente per lavoro, e il lavoro, origine del problema, può essere superato anch’esso.

Poiché i cittadini si spostano per poter percepire uno stipendio, se questo gli fosse assicurato a prescindere, non avrebbero più motivo di muoversi per andare in ufficio, in fabbrica, o in cantiere, evitando così di distruggersi le autovetture e intasare le strade.

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Reddito di cittadinanza, un inno alla mediocrità

Ma la soluzione del reddito di cittadinanza potrebbe comportare inattesi risvolti negativi.

Pur provando a tralasciare che tale manovra è accompagnata dalla proposta di investimenti sui settori ai quali andrebbero applicati tagli per poter sostenere le cifre del reddito di cittadinanza, rendendo quindi matematicamente inspiegabile e inattendibile l’intero programma elettorale (come anche chi l’ha proposto), vi è un problema etico.

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Come popolo non siamo mai stati più lontani dagli antichi fasti, e lo dimostrano le dubbie figure storiche da tanti rimpiante.

È molto improbabile, inoltre, che giovani dotati si trovino spinti a fare del loro meglio e cercare lavoro sapendo che comunque verranno mantenuti dallo stato.

Così, in futuro, l’Italia non sarà più la patria del Da Vinci, ma la terra di tanti Salieri: eterni mediocri.