Sul fronte vacanze Conte ieri, ospite a Otto e Mezzo è stato chiaro: “Non possiamo concederci vacanze indiscriminate sulla neve. Anche per gli impianti da sci, il problema del protocollo è un conto, ma tutto ciò che ruota attorno alle vacanze sulla neve è incontrollabile“, ha chiarito Conte.
Parlando di economia, il premier ha specificato che “Nel terzo trimestre abbiamo avuto un Pil del 16,1% e confido che col sistema di monitoraggio che ci consente interventi ben più circoscritti rispetto al lockdown generalizzato, credo che ci sarà una buona ripresa in questo ultimo trimestre e il prossimo anno. Se continuiamo così l’Italia sarà tra i Paesi che si distingueranno per una maggior resilienza“.
Sul Recovery Plan “non siamo in ritardo“, dice. “Gli Stati Generali non sono stati una passerella“.
“Abbiamo ascoltato tutti, e poi abbiamo messo a punto le priorità: digitalizzazione, svolta green, investimenti nella filiera dell’educazione. Tutto questo non si fa in un giorno. Non siamo in ritardo: alla luce del lavoro fatto siamo ora in fase di elaborazione dei progetti, contiamo di poter tornare a confrontarci in Parlamento dopo aver fatto un ulteriore passaggio in seno al Giae che è una commissione che raccoglie tutti i ministri, e poi con le parti sociali“, ha spiegato. “Abbiamo tantissime risorse, dobbiamo saperle spendere, abbiamo ingenti risorse nella legge di bilancio, abbiamo i fondi strutturali europei. Non ci mancano le risorse, ma abbiamo la necessità di cambiare passo. È quello che ci chiede l’Europa ed è quello che dobbiamo fare” ha detto il presidente del Consiglio. “Domani abbiamo un consiglio dei ministri, domani dobbiamo chiudere questa partita”.
Riguardo ai rapporti con Berlusconi, Conte ha detto di avere “incontrato Berlusconi solo durante le consultazioni, gli ho parlato due o tre volte, anche durante la sua malattia, quando l’ho chiamato. Non è un questione di cortesia personale, è una questione politica, c’è la disponibilità a un dialogo chiaro e nella distinzione dei ruoli“.