Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, è sotto scorta, dopo aver ricevuto molteplici minacce.
Decine di minacce provenienti dai social network, le quali sostengono che il Governatore, sia il responsabile della diffusione del virus, all’interno della Regione Lombardia. Non solo minacce derivanti dai social, ma muri imbrattati con su scritto “assassino”. La stessa frase, qualche giorno fa, è apparsa sui muri delle case popolari, che si trovano nel quartiere Gratosoglio di Milano.
La Prefettura di Varese, ha considerato di “quarto livello” di protezione, nei confronti del Governatore. Gli è stata dunque, affiancata la scorta, con un auto ed un agente. Il Suo avvocato difensore, Jacopo Pensa, conferma le decine di minacce, provenienti non solo dai social network, e la conseguente preoccupazione per la sua incolumità.
Un Provvedimento simile, assunto anche nei confronti del Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, in seguito a minacce a lui pervenute, dopo la sua scelta di destinazione dei fondi pubblici, in merito all’emergenza Covid-19.
Una situazione irrobustita, anche a seguito delle minacce spettanti le morti nelle case di riposo, in virtù del fatto che, la Regione Lombardia, aveva permesso il trasferimento dei pazienti malati di Covid-19 in via di guarigione, proprio all’interno delle strutture per anziani. In merito a questa situazione, le Procure stanno indagando, per epidemia ed omicidio colposo.
Le dichiarazioni del Governatore Attilio Fontana
Queste le parole del Governatore Attilio Fontana: “alcuni quotidiani oggi scrivono che mi è stata assegnata la scorta. Confermo la notizia e sottolineo che non si tratta di una richiesta, ma di una decisione, posta in essere dalle autorità competenti. Per me non cambia nulla, il mio lavoro prosegue con la stessa determinazione di sempre. Per il bene dei lombardi e della Lombardia”.
