In Lombardia niente lockdown: aggiornamento di Attilio Fontana e focus sulle attività

Niente lockdown totale in Lombardia, lo esclude il governatore Attilio Fontana. Ecco il quadro economico su Milano e dintorni

Attilio Fontana, Governatore della Lombardia ha chiarito che in Lombardia non ci sarà un nuovo lockdown. Non ci sono le condizioni per una nuova chiusura generale. Anzi, tutti gli interventi vanno nella direzione opposta, la Regione si impegnerà ad allinearsi alle nuove misure dell’ultimo Dpcm ma senza frenare di nuovo del tutto l’economia.

Attilio Fontana è intervenuto sull’argomento prima dalle sedi istituzionali poi da Facebook. Ha chiarito che un titolo del Messaggero è stato riportato da altri organi di informazione in maniera errata. Sul lockdown ha chiarito

Ciò che rende ancor più grave la fake-news è che, ieri pomeriggio, alla richiesta da parte de Il Messaggero di una conferma alla notizia, Regione Lombardia aveva già dato smentita. Oggi la notizia è sulla prima pagina del quotidiano.”

Non tutto viene chiuso: quali attività si salvano dalle restrizioni

Nelle domande e risposta sull’ordinanza regionale per la Lombardia erano comunque inserite delle note di fattibilità. Ad esempio, dentro nei centri commerciali e strutture di vendita grandi la vendita di molti prodotti è attiva, perché considerati indispensabili ma nella modalità di asporto. Permettendo l’acquisto senza orario nei supermercati e botteghe artigianali di alcolici si è data una risposta positiva anche alla Coldiretti lombarda, che aveva chiesto delle soluzioni adeguate all’emergenza epidemiologica ma anche economica.

Nelle strutture ricettive, i bar e i ristoranti interni possono continuare a somministrare alimenti e bevande solo però per gli ospiti, quindi anche i turisti. Ciò è consentito anche dopo le 18. Nelle faq si salvano da restrizioni estreme parrucchieri e attività artigianali di servizio alle persone. Inoltre, erboristerie e attività simili dove i loro prodotti sono considerati beni d’igiene e alimentari indispensabili.

Decreto Ristori, una boccata di ossigeno anche per Lombardia, Veneto e Liguria. Quali attività verranno aiutate da metà novembre

In una giornata di scontri e rabbia, di paura per molti imprenditori, ristoratori e proprietari di palestre e centri sportivi, arriva qualche dato sul Decreto Ristori. Il pacchetto finanziario è di 4-5 miliardi di euro, soldi recuperati dai fondi non utilizzati in bilancio. Aiuteranno piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere, impianti sciistici, catering, cinema, sale gioco, bingo. Se per queste attività, l’indennizzo è raddoppiato rispetto al contributo di agosto, si aggiungeranno 50% in più di soldi per ristoranti, hotel, affittacamere, villaggi turistici, ostelli e rifugi. Aiuti dedicati anche per gelaterie, bar, discoteche, sale da ballo.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter