Proprio ieri Governo e opposizione si sono incontrate per le valutazioni sul salario minimo. Bombardieri si dice molto soddisfatto del dialogo che permette sempre di prendere delle decisioni positive. Il salario minimo è un argomento che ha notevoli ripercussioni sui lavoratori dipendenti e anche sui pensionati. Il dialogo è l’unico mezzo che la politica ha per evitare che le decisioni siano condizionate da posizioni ideologiche.
Ma qual è la proposta dell’opposizione? La strada scelta è il contratto nazionale “un contratto nazionale non si assicura solo un salario dignitoso, ma si garantiscono anche una serie di diritti che danno completa dignità al lavoro: dalla tutela per la maternità e per le malattie al rispetto di orari e ferie, dalle garanzie occupazionali al welfare contrattuale e al Tfr e così via“.
Purtroppo sono ancora molti i lavori che non sono coperti da contrattazione e spesso ai lavoratori di questi settori viene negata una vita dignitosa.
Nella discussione per il salario minimo, non poteva non rientrare anche una chiosa sul Reddito di Cittadinanza, che deve necessariamente essere sostituito da misure che vadano ad aiutare il cittadino in difficoltà. Purtroppo occorre riconoscere che sono ancora troppi i dubbi a riguardo e la maggior parte di essi riguardano le misure che verranno adottate nei confronti degli occupabili.
Il dibattito è aperto e ancora nessuna decisione è stata presa, staremo a vedere a ridosso della prossima Legge di Bilancio, come preannunciato dalla Meloni.